3 segnali per capire se è troppo tardi per prepararsi

segnali prepper

Come prepper passiamo il nostro tempo ad organizzarci e prepararci in vista degli scenari emergenziali a cui assegniamo maggiore priorità. Questa attitudine o, come ci piace definirlo, stile di vita ci permette di affrontare gli eventi per tempo.
Nel corso della nostra vita però potremmo trovarci di fronte ad uno scenario inaspettato oppure ad un evento che avevamo inserito agli ultimi posti delle nostre priorità che rapidamente sale di importanza. A quel punto sarebbe naturale pensare: forse è troppo tardi per prepararsi?

Non possiamo prevedere il futuro, ma sicuramente possiamo imparare a cogliere segnali che dovrebbero destare sospetti. In questo articolo vediamo i più comuni. (E se non sei ancora un prepper, ti sarà utile per iniziare a cogliere le prime attività indispensabili da mettere in pratica)

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L’impensabile è già successo durante la pandemia di Covid-19

Pensiamoci: due anni fa, da un momento all’altro, siamo stati costretti in casa per fronteggiare l’epidemia che tutti conosciamo. Dovevano essere solo due settimane, ma poi sono diventati tre mesi. Soltanto uscire dal proprio comune era diventato complicato, addirittura uscire dal proprio Stato era quasi impossibile se non per motivi lavorativi. Nei supermercati le scorte di farina e lievito sono state spazzate via nel giro di poco tempo nel panico collettivo di non sapere se il virus si sarebbe diffuso così rapidamente da fermare la catena di distribuzione come abbiamo visto fortunatamente solo in alcuni film. (Leggi anche: Film su virus e epidemie: i 7 più contagiosi)

Nessuno lo avrebbe mai immaginato, eppure è successo nel giro di pochi giorni.

Riflettendo sugli ultimi anni, siamo giunti alla conclusione che sì: potrebbe benissimo arrivare un momento in cui è troppo tardi per prepararsi.

Quali sono i segnali da tenere in considerazione per sapere quando è troppo tardi per prepararsi?

Questi tre segnali ci indicano che è troppo tardi per continuare a prepararsi e bisogna iniziare ad agire.

1. Non avere facile accesso al denaro

Organizzare le proprie finanze e non basare la propria possibilità di acquisto solo sui soldi in banca è uno dei primi obiettivi di noi prepper. Abbiamo potuto assistere recentemente all’attacco russo in Ucraina, dove i cittadini hanno cercato di prelevare denaro dagli sportelli automatici, solo per scoprire che le macchine erano già state svuotate. Leggi anche: Attacco russo in Ucraina: quattro lezioni da imparare

Possiamo, però, limitare i danni prestando attenzione a questi segnali:

  • Lunghe file in banca, persone in fila all’inizio della giornata per effettuare transazioni
  • Orari bancari limitati
  • Gli sportelli automatici esauriscono i contanti
  • Le banche limitano gli importi di prelievo
  • Nuove normative governative che limitano i prelievi di contanti o altri tipi di transazioni
  • Non puoi più effettuare tutti gli acquisti che desideri per prepararti

Se hai un limite di prelievo giornaliero, non aspettare che la situazione peggiori. Ritira il tuo plafond giornaliero quando ti vengono i primissimi dubbi di una progressiva escalation. Abbonda: se la situazione migliora, farai sempre in tempo a riversarli.

Se invece è la “materia prima” a rappresentare il tuo primo problema, ti consigliamo di leggere anche: Sopravvivenza economica: gestire le proprie finanze

2. Non è facile viaggiare

Foto di veerasak Piyawatanakul da Pexels

Come abbiamo già scritto numerose volte, in alcuni casi scappare verso la bug-out location è il piano migliore da seguire: seconda casa, abitazione di parenti o amici, o più in generale un territorio sicuro. Come prepper, sappiamo benissimo che è importante organizzare anche un possibile progetto di fuga nel caso in cui la situazione nel luogo in cui viviamo diventi insostenibile.

Ma come evitare che sia troppo tardi per raggiungere il nostro luogo sicuro? A cosa dobbiamo prestare attenzione?

  • I prezzi della benzina diventano così elevati da limitare gli spostamenti o sono impostati limiti di prelievo giornalieri (Leggi anche: Quanto dura la benzina?)
  • Punti di controllo per garantire che i regolamenti vengano applicati
  • A causa di queste misure non è più possibile spostarsi verso la bug-out location

“Il movimento è vita”, dice il personaggio di Brad Pitt in World War Z. Quando la libertà di movimento diventa quasi impossibile, lo diventa anche la sopravvivenza.

Non sai come organizzarla? Leggi anche Bug-out Location: il tuo luogo sicuro

3. Gli acquisti quotidiani sono più difficili da fare

In questi casi dobbiamo fare affidamento alle scorte che già abbiamo. Andare a farle all’ultimo minuto, non può che essere controproducente. Come abbiamo già potuto osservare, in questi casi si verifica una vera e propria corsa agli scaffali. In situazioni di pericolo, però, è sempre ottimale stare lontani dall’isteria della folla.

Come prepper, è bene tenere a mente questi segnali:

  • Scaffali dei negozi vuoti
  • Aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità
  • Limiti agli acquisti stabiliti per un determinato prodotto
  • Carenza di prodotti di prima necessità

Al fine di limitare i danni, possiamo ancora prepararci al meglio arricchendo le nostre scorte alimentari.

Leggi anche: Scorte di cibo: perché dovresti farle (prima)

In conclusione

Ogni volta che si verifica uno di questi eventi (se non tutti e tre) è bene iniziare a valutare più che seriamente la situazione. In questi casi è meglio, quindi, smettere di prepararsi e agire con quello che abbiamo.

Come abbiamo potuto vedere negli ultimi anni, non si tratta di fantascienza. Noi prepper lo sappiamo benissimo. Alcuni dei segnali elencati si sono davvero verificati, anche se dopo non hanno avuto delle conseguenze drammatiche.

Conoscere quali sono i segnali a cui prestare attenzione, non può che aiutarti durante il prepping ma soprattutto ti aiuterà ad agire tempestivamente quando la situazione inizia a degenerare.

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Foto di Redrecords ©️ da Pexels

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