Come capire se le uova sono commestibili

Come capire se le uova sono commestibili - Portale Sopravvivenza

Serve sempre una premessa e la premessa è che – in sopravvivenza – secondo la “Regola del 3” la necessità di sfamarsi viene rimandata ad una fase successiva, ovvero a quella della “sussistenza”.

Ragione per la quale, nei corsi di Oltre Survival&Rescue, non si insegna a cacciare anche perché, amici miei, non è affatto facile! Non basta un arco rudimentale a farci diventare cacciatori e non è sufficiente costruire trappole se non sappiamo dove piazzarle. Tutto questo richiede competenze specifiche che si acquisiscono nel corso degli anni… Impensabile, quindi, durante un corso base, ma anche intermedio o addirittura avanzato, parlare di caccia. Allora?

Allora si ricorda che prima della caccia, l’uomo praticava la raccolta. Oltretutto assai meno pericolosa e dispendiosa dal punto di vista energetico.
Tralasciando per ora le piante ed il famoso “Test universale di edibilità“, quale potrebbe essere un alimento di relativamente facile reperibilità (nota bene: relativamente facile...) e dall’alto valore nutritivo?
Beh, facile… è l’uovo di Colombo! Beh, non proprio di Colombo… insomma, l’uovo! ?  E qui arriviamo alla parte interessante.

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Quali uova sono commestibili?

La risposta è fichissima: tutte!
Yessss! Tutte le uova sono commestibili. Qualcuna potrà essere più forte o saporita di altre, alcune potranno sapere di pesce (tartaruga), altre un sapore meno invitante (coccodrillo) ma con la fame diventa tutto buonissimo. Insomma, che siano di serpente velenoso o di quaglia, le uova ci possono apportare nutrienti preziosi e, spesso, insostituibili.

Come verificare la freschezza delle uova

La regola aurea del cibarsi di uova è che siano fresche e sebbene da fresche potrebbero anche essere mangiate crude, il mio suggerimento onde evitare fastidiose complicazioni (vedi la salmonella) è quello di cuocerle sempre! Non dopo averne, però, constatato lo stato di freschezza.

Se abbiamo a disposizione dell’acqua, è facile: basta immergerle in un contenitore con dell’acqua (in caso di mancanza di contenitore sfruttiamo un incavo di una roccia, di un albero, facciamo una buca a terra…) e se le uova vanno a fondo, sono fresche. Qualora restassero a pelo, potrebbero ancora essere mangiate. Apritele e annusatele: il forte odore di zolfo delle uova andate a male è inconfondibile. Se, invece, rimanessero proprio a galla il consiglio (conservativamente parlando, dal punto di vista sanitario) è quello di scartarle.

Altri utilizzi delle uova

Le uova hanno anche altri utilizzi che non solo quello commestibile.

Possono essere usate in un primo soccorso in ambito remoto: sode sono discrete per l’assorbimento di eventuali sostanze tossiche mentre l’albume è utile per curare e proteggere ferite ed ustioni. Se, poi, avessimo l’opportunità di aggiungervi anche un po’ di farina, l’impasto sarebbe un’ottimo preparato protettivo per le escoriazioni.

In caso di diarrea, le uova crude funzionano da ottimo astringente ma, essendo crude, rischiamo di tornare alle problematiche precedentemente esposte. Diciamo che il rischio dovrà essere rapportato alla necessità…
Per quanto riguarda come cuocerle, beh, spazio libero alla fantasia! In acqua, sopra un sasso piano, nella cenere ricoperta di carboni, in un forno di terracotta e chi più ne ha più ne metta… Mia nonna mi raccontava di quanto a Taormina in agosto, alla fine degli anni ’50, cosse un uovo al tegamino semplicemente appoggiandolo sul davanzale della finestra ?

Un ulteriore raccomandazione: qualora si andasse nei boschi e si trovassero delle uova, agiamo secondo coscienza. Senza calcolare che – come ricorda giustamente l’amico e collega Giulio Pacchioni, guida trekker e laureato in Scienze Forestali – raccogliere uova in natura è severamente vietato!

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