Come coltivare un orto sul balcone

Coltivare l'orto sul balcone

Da quando l’uomo è passato dal nomadismo alla vita stanziale, l’agricoltura è divenuta la principale fonte di sostentamento.
Oggi, non siamo più autosufficienti sotto il punto di vista alimentare e, più volte abbiamo visto cosa accadrebbe se i rifornimenti nei grandi centri commerciali venissero interrotti.
Con questo articolo ti spiegherò brevemente come e cosa iniziare a coltivare in un orto sul balcone per renderci un poco più autosufficienti.

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Coltivare un orto sul balcone per risparmiare e diventare autosufficienti

In un contesto in cui non si ha altro modo per procurarsi cibo, là dove pesca, raccolta di piante spontanee e caccia non sono sufficienti, la coltivazione di ortaggi rappresenta forse l’unica salvezza. Avere un orto, anche se piccolo, sarà benefico per la tua dieta, ti aiuterà a sviluppare discrete conoscenze nel settore e, se fai poca attività fisica, servirà a mantenerti più attivo. Senza contare le soddisfazione di mangiare ciò che hai coltivato con le proprie mani!
Il tutto unito ad un notevole risparmio economico che, in tempi incerti, non si disdegna mai.

Dare vita ad un orto sul balcone, sebbene possa essere faticoso, non è detto sia anche costoso. Se possiedi già gli attrezzi di base (una zappetta, una palettina e un annaffiatoio), con lo scambio di semi, con il recupero di ortaggi comprati e di contenitori recuperati potrai facilmente arrotondare i costi. Anche un piccolo giardinetto ti basterà per avere verdura fresca di stagione e, se sei fortunato, magari anche qualche frutto. Se stai cercando delle soluzioni in vaso o in cassetta, su Amazon le soluzioni disponibili sono varie.

Preparare il terreno

Per preparare il terreno affinché le piante crescano, sono necessarie alcune attività preliminari. Queste attività vanno dalla pulizia superficiale del terriccio, se recuperato, per rimuovere eventuali rifiuti o oggetti estranei sino alla concimazione che può avvenire sia con materiale naturale (il classico letame) che con materiale chimico.
È meglio concimare con materiale naturale, ma se non hai a disposizione una stalla nelle vicinanze è possibile acquistare del concime naturale secco, che, oltre ad essere ottimo da conservare ha il notevole vantaggio di non puzzare. Con quest’ultimo, è bene concimare qualche settimana prima seminare per dare il tempo alla terra di assorbirne il nutrimento.

Per il letame naturale la metodologia cambia: se fresco è necessario lasciarlo “spurgare” per diversi mesi, di modo da far ristabilire il ph naturale del terreno che sarà arricchito dei nutrienti. Saltare questo passaggio potrebbe comportare la morte delle piante che dovranno crescere in un ambiente troppo acido per poter attecchire.

Ultima attività di preparazione del terreno consiste nella fresatura. In generale, puoi farlo a mano o con le macchine. Per ovvie ragioni, non è possibile portare una fresatrice sul proprio balcone, il concetto è quello di rivoltare il terreno per ossigenarlo e sbriciolarlo di modo da essere più facilmente lavorabile.

Quali piante coltivare in un orto sul balcone

Gli ortaggi che puoi coltivare sono in grande varietà. In molti hanno esigenze particolari: preferenze di temperatura, esposizione al sole, terreno acido o alcalino, più o meno argilloso. Tuttavia, più o meno tutte le piante non gradiscano il ristagno idrico, ovvero, il terreno che rimane molto bagnato per troppo tempo, favorendo attacchi fungini e varie malattie.

Le piante che si prestano facilmente ad essere coltivate da principianti sono ad esempio i ravanelli, la cui “radice” rossa e le foglie, sono ugualmente commestibili. Sono molto facili da coltivare, ne esistono infinite varietà con diverse caratteristiche e sapori. In genere basta seminarli distanziati e raccoglierli quando è il momento.

Le patate, ricche di carboidrati, costituiscono la base dell’alimentazione in molte culture. Una volta che sono cresciuti i germogli, le patate possono essere tagliate, interrate e lasciate crescere (si può velocizzare la germinazione mettendole al sole, o comunque alla luce). Questi tuberi non hanno bisogno di particolari attenzioni, ed una volta fiorite possono essere raccolte per ottenere le patate novelle. Se si attende più a lungo, una volta ingiallite potremo ottenere la massima produzione. Non è necessario avere un pezzo di terra ma si possono coltivare anche in vaso, sul balcone di casa.

I pomodori, appartenenti alla stessa famiglia delle patate, le Solanacee, sono adatti anche ai principianti. L’importante è procurarsi la pianta (comprandola o seminando in semenzaio e poi trapiantarla), scegliere un luogo soleggiato e sistemare dei sostegni ove la pianta possa poggiare. Anche qui le varietà sono molteplici: ciliegina, sammarzano, cuore di bue, ecc.. Dunque, la scelta si basa sui propri gusti personali e sull’uso che si vuole fare. Le conserve vengono meglio usando il pomodoro sammarzano, mentre il cuore di bue si presta ad essere mangiato intero.

Aglio e cipollotti possono essere semplicemente interrati e lasciati fino a quando non disseccano. Normalmente si piantano tra Gennaio/Febbraio e si raccolgono ad inizio estate. Per quanto riguarda l’aglio il processo è semplicissimo: basta sbucciarlo e piantare separatamente ogni spicchio.

Piante aromatiche (salvia, rosmarino, prezzemolo, basilico, menta … ecc.) sono piante che si prestano benissimo alla coltivazione in vaso. Sono un “must” per chi vuole avere qualcosa di fresco da aggiungere alle proprie ricette. Per di più, è semplicissimo moltiplicare le piante di questo genere, poiché basta prendere un rametto, metterlo a bagno affinché sviluppi le radici e poi piantarlo.

Anatomia delle piante per coltivare l’orto sul balcone

Per coltivare sul tuo balcone, dovrai tenere in considerazione l‘anatomia della pianta. I pomodori e altre piante che vegetano in altezza, o le zucchine che vegetano in larghezza avranno bisogno di vasi non eccessivamente profondi. Invece, per le patate, i ravanelli, le rape e tutte quelle piante che crescono sotto terra, dovrai utilizzare vasi profondi e possibilmente con terra friabile. Ogni pianta necessiterà del miglior contenitore per “emulare” il terreno e di questo bisogna tenerne estremamente conto.
Naturalmente vale la regola che è stata detta prima riguardo all’esposizione solare. Inoltre, devi considerare che sarà difficile avere nei vasi la stessa produzione che si ha col terreno, e che diverse piante avranno bisogno di molta più profondità per svilupparsi.

Ultimo consiglio se intendi, anche in futuro, iniziare a coltivare un orto è quello di procurarsi sin da subito molti semi diversi tra loro. Se rimangono nella confezione, tenuti a dovere e in base alla specie, i semi possono durare anche per molti anni, mantenendo la germinabilità. Una buona idea per chi si prepara per i tempi bui, potrebbe essere quella di fare scorta di semi. Il motivo non è solo quello del loro banale uso per coltivare, ma anche il fatto che, in particolar modo le sementi rare o particolari, potrebbero diventare ottime merci da scambio.

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