Buongiorno a tutti,
volevo poter dare un piccolo contribuito alla comunità Prepper riguardo alle potenzialità di avere in casa una stampante 3D perché in caso di necessità credo che il suo utilizzo sia estremamente utile ed illimitato.
Inizierei subito a scrivere una piccola biografia su di me per spiegarmi al meglio le mie conclusioni ed elaborazioni.
Mi presento sono Oscar e sono un progettista meccanico freelance attualmente sono un Project manager in una azienda che produce macchine per l'agroalimentare, dopo anni di esperienza nel mondo della progettazione per mio conto sono riuscito a procurarmi una stampante 3D di fascia media, una Sharebot NG versione Bi-Estrusore in modo da poter usare nel primo estrusore il filamento di produzione e nel secondo il filamento di supporto.
Essendo nel mondo della progettazione da molto tempo per me disegnare in 3D è molto facile ma per chi è agli inizi può risultare molto difficile, per questo vorrei proporre anche qualche guida sulla scelta del miglior software di disegno 3D per poter progettare in autonomia i vostri più ambiziosi progetti.
Da quando mi è arrivata la stampante ho subito iniziato a perfezionare i parametri di stampa per riuscire a ottenere il massimo delle mia Sharebot NG e dopo svariati tentativi e sbagli sono riuscito a costruirmi diversi oggetti di elevata qualità e sperimentare i miei progetti più discutibili 🤣. Per provare tutti i tipi di parametri ho prodotto diversi gadget e minuteria per esempio portachiavi, bicchieri, vasi, ingranaggi, supporti della GoPro, visori notturni, silenziatori per fucili da soft-air, impugnature per fucili da soft-air, caricatori ampliati, ecc... diciamo che non c'è limite a riguardo, solo la vostra immaginazione e ingegno potrà farmi realizzare i vostri progetti!
Continuando la spiegazione, la scelta della stampante deve ricadere sul tipo di prodotti che volete realizzare, per esempio la stampanti più diffuse sono FFF (Fused Filament Fabrication, che si basa sul concetto di scogliere il filamento e depositarlo con uno schema preciso) e si usano per produrre la maggior parte dei componenti di uso quotidiano o estetico ma non di un uso intensivo di tipo meccanico.
Io per tutti gli elementi estetici o con una funzione prettamente statica o con una funzione di sostegno ma non troppo sotto sforzo ho usato il
- PLA è un materiale piuttosto economico, largamente impiegato nel settore perché, non necessitando di una temperatura particolarmente elevata di fusione, comporta un consumo di energia minore ed è pertanto compatibile con le stampanti 3D più economiche, cioè prive di un piano riscaldato. Derivato di origine vegetale, non solo non emana fumi tossici o odori sgradevoli di “plastica bruciata” in fase di lavorazione, ma è tendenzialmente biodegradabile. Questa caratteristica tuttavia lo rende soggetto ad un deterioramento più evidente (assorbimento umidità, sensibilità raggi UV) e inadatto per oggetti con importanti dettagli superficiali. Il PLA rimane comunque un materiale meccanicamente resistente, con una consistenza rigida e non soggetto ad eccessiva deformazione.
invece per i componenti di utilizzo meccanico o sotto sforzo diciamo ho usato
- ABS è impiegato per ottenere parti durevoli, che debbano resistere a temperature relativamente elevate. Tale materiale infatti risulta meno fragile e meno sensibile alla variazione dei parametri di stampa rispetto al PLA. L’ABS dura di più ma si ritira raffreddandosi, pertanto è consigliabile la presenza di un buon piano riscaldato che implica un maggior dispendio energetico rispetto al PLA. L’ABS tuttavia genera emissioni dannose per l’uomo e cattivi odori, motivo per cui è sempre preferibile evitare di inalare i fumi e stampare in ambienti ben ventilati.
il materiale con funzione di supporto invece ho scelto
- PVA è un filamento idrosolubile di sostegno. È tra i filamenti preferiti degli utenti poiché le temperature di stampa sono simili a quelle impiegate per il filamento PLA e ha buon grado di adattamento. I prodotti stampati con il filamento PVA sono di colore trasparente e leggermente giallo. Per lo più si usa con stampanti 3D con doppio estrusore, in cui un estrusore stampa un materiale di base (ad esempio PLA, PETG o ABS), l'altro stampa un materiale in PVA di supporto che garantisce la stampa di angoli solidi senza distorsioni. A fine stampa inserire il prodotto lavorato in acqua tiepida e in 12-24 ore il PVA si dissolverà, e il vostro prodotto lavorato sarà un prodotto meraviglioso.
Riguardo al Software da me utilizzato per la progettazione 3D io uso per lavoro Solidoworks è un super software per progettare solidi invece riguardo a superfici un po' meno, nel senso che lo posso fare lo stesso ma è molto molto macchinoso, quindi posso progettare più componenti meccanici che estetici.
Una volta progettato il componente lo esporto nel formato STL con la più alta definizione possibile per la stampa 3D e poi lo elaboro con il programma simplify3d o Repetier e da li genero il G-Code che salvo su una scheda SD da pochi Giga e la inserisco nella stampante.
Riguardo al processo di generazione del G-Code ho creato diversi tipi di definizione predefinita e scelta da me:
- B.S.S (Bassa Risoluzione 0.3mm Senza Supporto)
- B.C.S. (Bassa Risoluzione 0.3mm Con Supporto)
- M.S.S. (Media Risoluzione 0.2mm Senza Supporto)
- M.C.S. (Media Risoluzione 0.2mm Con Supporto)
- A.S.S (Alta Risoluzione 0.1mm Senza Supporto)
- A.C.S (Alta Risoluzione 0.1mm Con Supporto)
Con questi parametri predefiniti posso selezionarli con estrema rapidità e mandare in stampa subito il componente. Molto utile anche per la produzione in massa del componente desiderato, grazie alla stampa 3d potrete stampare una grande di oggetti in poche ore.
Ultra sistema che considererei necessario per l'autoproduzione sono gli Scanner 3D che si posso utilizzare per scansionare piccoli oggetti per poi riprodurli fedelmente in massa con la Stampa 3D, esempio: se riguardo ad un componente per me essenziale o di elevata funzionalità per esempio una piastrina Multi-Tool (come link allegato) la scansionassi con lo Scanner 3D e la riproducessi con una Fresa CNC (anche quelle a livello hobbistico sono in grado di fare lavorazioni del genere) potrei riprodurre quel Multi-Tool svariate volte e magari con materiali diversi per poterli mettere via in un archivio e ricrearli nel momento del bisogno.
In conclusione credo che avervi detto tutto a riguardo alla Stampa 3D e altri strumenti secondo me utili per l'autoproduzione riguardo ad una eventualità di crisi socio-economica dove determinati componenti non sono più reperibili. Spero che il mio pensiero possa essere d'aiuto a qualcuno e spero di condividere altri pensieri con voi a riguardo.
Procederei a consigliarvi di leggere questo libro guida sui fondamenti della stampa 3D davvero interessante ed soprattutto utile!
LIBRO - FONDAMENTI DI STAMPA 3D
(vi metto a disposizione il link del libro del mio Google drive, si tratta di un libro gratuito che ho scaricato con una promozione, quindi credo che posso pubblicarlo in questo post. Potrete visualizzarlo, stamparlo e scaricarlo a vostro piacimento).