Buongiorno a tutti.
Come ben sapete mai come oggi l'ipotesi di una guerra combattuta con armi atomiche è stata vicina e tangibile.
Da bravi Prepper occorre essere pronti con un piano A, uno B e magari anche uno C.
In questo post vorrei elencare tutti i passi che ho compiuto personalmente per garantire la massima sicurezza a me e alla mia famiglia. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, confrontare le mie iniziative con le vostre e sentire i vostri pareri.
Bombardamento Nucleare in Italia. Un'ipotesi realistica!
Come sapete in Italia abbiamo qualcosa come 120 installazioni militari tra quelle Statunitensi e quelle NATO. La maggior parte sono stazioni Radar o telecomunicazione, la cui distruzione non richiede certo un missile nucleare tattico, ma semplici ordigni convenzionali. Molte installazioni, però, è plausibile che vengano colpite con testate atomiche in caso di guerra. In primis le basi missilistiche e gli arsenali nucleari USA, ma anche le numerose basi USAF, il centro di coordinamento nucleare di Rimini, le basi navali di Livorno, Gaeta La spezia e tante altre...
qui: http://www.ansuitalia.it/Portale/articoli/28-segreti/361-mappa-delle-basi-militari-in-italia.html trovate la mappa con tutte e 113 installazioni presenti sul suolo patrio.
Cosa ho fatto?
Personalmente ho comprato una mappa dell'Italia e, armato di compasso ho tracciato il diametro degli effetti delle possibili testate nucleari. Ovviamente non so quale tipo di arma sarà usata. Cosa lanceranno su Aviano? Un ordigno strategico da 800 kilotoni (l'ordigno standard presente negli arsenali russi) oppure una più modesta testata tattica da 1 o 10 kilotoni? Non possiamo saperlo, quindi, per andare sul sicuro, ho considerato l'uso di ordigni da 800 kilotoni per i bersagli principali (Aviano, Camp Ederle, Pisa ecc) e pestate più piccole per bersagli minori. Aiutandomi con il sito Nukemap ( https://nukemap.org/nukemap/ ) ho tracciato un bel cerchio rosso sulla mia mappa per ogni ordigno. Il diametro del cerchio è dato da un limite (arbitrario lo ammetto) di 25 km di diametro. Infatti una radiazione ionizzante pari a 100 REM arriva a tale distanza. Insomma un raggio di 25 Km dal punto di impatto è off limits.
Ho poi evidenziato un ulteriore circonferenza di altri 25 km che indica il raggio dall'esplosione nel quale è meglio non entrare e comunque, se lo si fa, per brevi periodi e con prudenza.
Ovviamente ordigni più piccoli hanno circonferenze di pericolo e di allerta inferiori, ma su Nukemap potete trovare tutti i dati in merito.
E le città? E il vento?
Tanti film apocalittici ci hanno abituato a immagini scenografiche di città spazzate via... ma andrebbe davvero così? In realtà sono i nostri "amati" alleati americani (e il loro braccio armato, la NATO) ad avere il vizietto di bombardare città e ammazzare indiscriminatamente i civili. I russi evitano i bombardamenti indiscriminati. Diciamo che sono più pragmatici e non sprecherebbero armi nucleari per colpire obbiettivi non militari. Poi, posso sbagliarmi, ma non credo che spazzerebbero via Roma, Napoli o Milano per il solo gusto di farlo. Di sicuro non lo farebbero nella prima fase della guerra, per lo meno.
Rimane l'incognita "vento" che potrebbe trasportare il fallout nucleare anche molto lontano dai cerchi di pericolo e allerta che ho tracciato. Purtroppo la direzione e l'intensità dai venti non si può prevedere. Quindi occorre stare all'erta e sapere che si può incorrere in rischi di contaminazione radioattiva anche molto lontano dal luogo delle esplosioni.
Equipaggiamento di sopravvivenza.
Personalmente abito in un piccolo comune sugli appennini tosco-umbri sono equidistante sia dall'obbiettivo certo di Pisa e Livorno, sia da quello molto probabile di Rimini. Insomma mi trovo fuori dall'area di allerta che ho disegnato sulla mia mappa ma i venti giocano brutti scherzi, quindi ho cercato di equipaggiarmi come ho potuto. ecco di seguito le mie scorte con qualche annotazione:
- 2 maschere antigas pieno-facciale + 8 filtri P3 (adatti a trattenere il particolato radioattivo).
- un filtro per l'acqua tipo Grayl con 4 filtri di ricambio (Questi dovrebbero filtrare anche metalli pesanti e particolati molto sottili)
- Compresse di Ioduro di potassio sufficienti per me e la mia famiglia per 10 giorni (Nota, le compresse di iodio che si trovano in commercio a poco prezzo sono da 225 Mcg ossia 0,225 Mg. Considerando che io e mia moglie e le mie due figlie dovremmo assumere ogni giorno 390 Mg, va da se che non ha nessun senso comprare quelle confezioni. Occorre prendere le pasticche da 65 Mg che io ho trovato solo all'estero e a prezzi più elevati)
- Contatore Geiger
- Scorte di cibo e acqua per 1 o 2 mesi circa
Dubbi e incertezze
Fin qui quello che ho fatto e come mi sono preparato a questo evento (sempre pregando tutti i giorni che non si verifichi mai).
Rimane da decidere il da farsi in caso che invece accada. Come ho già detto non ritengo che nell'immediato ci sarebbe un annichilimento delle città e delle strutture civili. A venire distrutte sarebbero le basi militari. Però sussiste il pericolo del "colpo di vendetta". Se gli americani, che tanto hanno un oceano in più a proteggerli, rispetto a noi, gli prendesse l'uzzolo di nuclearizzare Mosca, per dire, è plausibile che i Russi per vendicarsi, spazzino via le principali città europee. Ma questa è un'ipotesi sull'ipotesi.
Il mio dubbio è se rimanere rintanato in casa mia, pur essendo relativamente esposto al rischio del fallout. Oppure se prendere baracca e burattini e scappare verso la mia baita in montagna in Piemonte. La baita si trova al confine francese, in una valle che offrirebbe protezione dai venti e lontana almeno 4 volte più rispetto a casa mia dalle esplosioni. Il problema è che per raggiungerla dovrei percorrere mezza Italia, viaggiando su strade secondarie e facendo vari giri dell'oca per evitare le zone più rischiose.
Quindi che faccio?
Rimango a casa?
Fuggo immediatamente verso il Piemonte occidentale?
Lascio passare qualche giorno/settimana, evitando la folla di gente in fuga (potenzialmente più pericolosa delle radiazioni) e poi parto? Insomma una "fuga intelligente"
So di aver fatto un post chilometrico ma spero di aver dato qualche spunto interessante e mi piacerebbe avere il vostro parere in merito e sapere come vi siete preparati e vi state preparando all'ipotesi di una guerra atomica.
Un saluto, prepper!
Ciao Giovanni,
ho letto con molto interesse il tuo post e credo sia importante prendere a questo punto un minimo di accortezze per avere un barlume di possibilità di rimanere vivi ed arrangiarsi, vista la situazione attuale.
Vivo a Palermo centro in una palazzina indipendente del 1903 con muri di tufo spessi 40 cm ed infissi nuovi abbastanza sigillanti. Purtroppo qualora si decidesse un bombardamento nucleare ad Isola delle Femmine, sede di arsenale NATO, ci sarebbero 15 KM in linea d'aria di distanza.... In teoria oltre i 6 KM il fabbricato dovrebbe strutturalmente reggere sia all'onda d'urto che all'onda di calore ma sarei in piena zona di fall-out. In alternativa potrei trasferirmi a casa di mio suocero a 600m sul livello del mare che dista da Isola delle Femmine 40 KM in linea d'aria.
Che cosa consiglieresti? E soprattutto... in che momenti? Trasferirsi adesso? Trasferirsi quando si capisce che ormai la situazione è precipitata (magari dopo lo sgancio della prima bomba in altro paese NATO)?
Scorte di sopravvivenza:
Cibo: che cosa sarebbe saggio prendere e stokkare adesso? Leggo di roba da cucinare (farinacei: pasta e riso.. ma se il gas poi viene a mancare come diamine le si cucinano le cose? Non sarebbe meglio utilizzare solo scatolette di roba già pronta da mangiare? Siamo in 4 (io, mia moglie e i miei figli piccoli): che quantità?
Ioduro di potassio: avevo preso quello farlocco di Amazon che tu giustamente hai sconsigliato.. mi dici per favore all'estero dove posso comprare queste pastiglie da 65mg?
Sono un tecnico di radar ad uso militare ed ho accesso a telefoni satellitari e radio di vario tipo... cosa potrebbe tornarmi utile?
Accetto consigli di qualunque tipo!
Grazie!
Adriano
Ciao Adriano.
Questa mattina ho scritto un post lunghissimo e dettagliato per risponderti. Poi quando ho cliccato per inviarlo mi è comparso un messaggio di errore e ho perso tutto.
Quindi ora provo a risponderti nuovamente ma più stringatamente e senza perdermi troppo in chiacchiere. poi se vorrai approfondire, bene venga.
15 km da una base americana con testate atomiche sono poche. Anche 40 Km, per me sono pochima, piuttosto che nulla, meglio piuttosto!
A 40 km devi preoccuparti della contaminazione ma a 15 sei esposto all'irradiamento (poi dipende da che tipo di ordigno si ipotizza, ma ora taglio corto)
Quando andare e quanto rimanere? A mio modesto avviso il pericolo maggiore lo abbiamo da adesso all'8 di novembre, data delle elezioni americane di midterm. Ora non ce la faccio a rifarti lo spiegone del perché questo sia il periodo peggiore mentre, passate le elezioni, (se le cose vanno bene e non scoppia nessuna bomba prima) si dovrebbe andare verso una de-escalation. Se ti interessa dimmelo, che ne parliamo un'altra volta. Altrimenti fai atto di fiducia.
Scorte: Assolutamente acqua minerale, almeno 2 lit. a persona per un mese. E poi cibo che si conservi facilmente e richieda tempi di cottura brevi: pasta piccola, riso, legumi in scatola ecc. Per cucinare compra uno o due fornelletti da campeggio (metti che uno si rompa) con bombolette a butano. Ogni bomboletta dura un ora, circa, quindi considera 1 bomboletta al giorno per un mese. Per il riscaldamento, se non hai una stufa a legna o caminetto con congrua scorta di legna, comprati una stufetta a gas e due o o tre bombole di metano, so che ora costano un eresia ma possono tornare utili. Non fare affidamento sul pellet!
Comprati un contatore geiger a 150 euro se ne trovano di accettabili. Per le pastiglie di iodio io l'ho comprato su e-bay, fai una ricerca con queste parole chiave: "ioduro di potassio 65 mg" ti esce roba dalla Francia e dal Belgio. Prendine in modo da averne abbastanza per te e la tua famiglia per 10 giorni. Ricorda che a quelle concentrazioni lo Iodio può provocare disfunzioni tiroidee, va usato solo quando serve e solo per lo stretto tempo necessario.
Ok. più o meno ho riassunto quanto avevo scritto questa mattina. Spero di esserti stato utile.
Ciao.
Giovanni