Il territorio italiano è particolarmente soggetto a scosse sismiche, quindi prepararsi e sapere cosa fare in caso di terremoto è di fondamentale importanza. Probabilmente vi sarà capitato di provare almeno una volta nella vita cosa si prova a trovarsi in mezzo ad una scossa sismica. In questo articolo vi riproporremo alcune pratiche consigliate dalla Protezione Civile per affrontare e sapere esattamente cosa fare in caso di terremoto.
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Cosa fare prima di un terremoto
Mettere in sicurezza la propria abitazione è il primo passo per prevenire le conseguenze di un terremoto. Gli interventi che si possono mettere in atto sono di due tipi: relativi alla struttura della casa e relativi agli arredi.
Per quanto riguarda gli interventi relativi alla struttura, è sufficiente rinforzare i muri portanti oppure intervenire sulle connessioni tra i solai e le pareti. Questo tipo di azione necessita l’ausilio di un tecnico che metta in atto tutti gli accorgimenti per irrigidire la struttura portante dell’abitazione.
Il secondo tipo di accorgimento, relativo agli arredi è di più semplice attuazione ma non per questo meno efficace. La Protezione Civile italiana, sul proprio sito, elenca un decalogo da rispettare per evitare che durante una scossa sismica, gli oggetti presenti in casa possano ferire le persone all’interno.
Il decalogo della Protezione Civile
#1: Allontanare mobili pesanti da letti o divani;
#2: Fissare alle pareti scaffali, librerie e in generale i mobili alti;
#3: Appendere quadri e specchi con ganci chiusi, di modo che non si stacchino dalla parete durante la scossa;
#4: Mettere oggetti pesanti sui ripiani bassi degli scaffali e librerie, mentre su quelli alti è bene fissare gli oggetti con del nastro bi-adesivo;
#5: Usare un fermo per l’apertura degli sportelli in cucina, in particolare dove sono contenuti piatti e bicchieri, affinché non si aprano durante la scossa;
#6: Imparare dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce;
#7: Individuare le “safe-zone” dell’abitazione, dove ripararsi in caso di terremoto, quali vani delle porte, gli angoli delle pareti, sotto tavoli robusti o i letti;
#8: Tenere in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurarsi che ciascun componente della famiglia sappia dove sono.
(Leggi l’articolo: Come fare una Bug Out Bag – Lo zaino “prendi e scappa”)
#9: Informarsi se esiste e cosa prevede il Piano di protezione civile del Comune nel quale ci si trova;
#10: Eliminare tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per la propria o l’altrui incolumità.
Cosa fare in caso di terremoto
Sempre la Protezione Civile invita a seguire alcuni comportamenti cercando, per quanto possibile, di mantenere calma, lucidità e non farsi prendere dal panico.
In particolare, durante un terremoto si deve cercare un luogo sicuro e soprattutto solido, quale una trave armata, un muro portante o il vano di una porta.
Evitate di mettervi sotto al tavolo se questo non è sufficientemente robusto: molte persone rimangono schiacciate sotto questi tavoli che si sbriciolano sotto il peso delle macerie. Insomma, se avete un tavolo di truciolato, evitate di infilarvici sotto.
Inoltre, è bene:
#1: Fare attenzione alle cose che cadendo potrebbero colpirci (intonaci, lampadari, vetri, mobili, ecc);
#2: Evitare l’uso di scale e ascensori durante la scossa. Fermatevi e attendete che il terremoto termini. Solo dopo raggiungete le strade;
#3: Fare attenzione a possibili danni collaterali come, crolli, frane, fughe di gas, ecc;
#4: Fare attenzione anche all’ambiente circostante: una volta in strada, bisogna fare attenzione alla caduta di calcinacci, tegole, cavi elettrici e lampioni che potrebbero cadere e colpirvi.
Cosa fare dopo un terremoto
Dopo la fine di una scossa, una volta raggiunto un luogo sicuro, è opportuno verificare lo stato di salute proprio e di chi vi sta intorno. Se avete competenze di primo soccorso, è bene cercare di prestare i primi aiuti ove necessario.
E’ sempre bene avere uno zaino con l’occorrente per passare le prime 24-48 ore in autonomia, contenente almeno un cambio, delle scarpe, una torcia, dell’acqua e delle barrette energetiche. Non è detto che riusciate immediatamente a rientrare in casa vostra.
Se ci si trova in una zona costiera, è bene allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere una zona sopraelevata, di modo da scongiurare il rischio maremoto.
MOLTO IMPORTANTE: non intralciare le strade per favorire il passaggio dei soccorsi e limitare l’uso del telefono è fondamentale per mantenere le linee libere, di modo da agevolare il coordinamento dei soccorritori. Se avete necessità di comunicare con i vostri familiari, fatelo via sms.