Quanto dura la benzina?

distributori di carburante, quanto dura la benzina?

Petrolio, gasolio, benzina e altri combustibili fossili: è grazie a loro che la società è progredita e si è sviluppata nel tempo. Ed è sempre grazie a loro che probabilmente ci estingueremo – sia a causa del cambiamento climatico, sia per conflitti legati all’approvvigionamento energetico.

Negli ultimi 200 anni, i combustibili fossili hanno dato una forte spinta allo sviluppo industriale di tutto il mondo, portando l’uomo da una condizione pre-industriale (quindi rurale) ad una moderna.

È innegabile che la nostra società moderna non è (ancora) progettata per sopravvivere senza i combustibili fossili. Timide, ahimè, soluzioni rinnovabili ed ecosostenibili si stanno palesando sul mercato ma il tempo rimasto è poco e siamo indietro decenni sullo sviluppo che possa equiparare, ad esempio, la produzione fotovoltaica con la richiesta di energia contemporanea.

Il prezzo della modernità, quindi, è rappresentato dalla dipendenza da questa energia “liquida” che, però, non è infinita e conservare il carburante non è affatto semplice: strano ma vero, la benzina può andare a male e causare problemi al motore o al generatore. 

In questo articolo, daremo la risposta definitiva ad una domanda che, prima o poi, ogni prepper si pone: ma quanto dura la benzina?

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Quanto dura la benzina?

La benzina, se correttamente conservata, ha una durata media 3 ai 6 mesi. Tuttavia, la conservazione di questo combustibile varia in base alla composizione chimica, al recipiente (ad esempio, un serbatoio, un contenitore di plastica o una tanica di metallo) e se stai usando degli additivi. Infatti, con alcuni additivi che hanno l’obiettivo di stabilizzare il carburante, la benzina può resistere fino a 3 anni senza andare a male. Continua a leggere per capire quali sono.

Nella strategia di ciascun prepper l’approvvigionamento e la produzione di energia è uno dei pilastri portanti: senza energia saremmo catapultati all’età della pietra, dovendo rinunciare a comfort più o meno essenziali, rendendo la vita decisamente più dura.

Per questo, ogni prepper che si rispetti ha una “scorta” di energia pronta all’uso per alimentare i supporti vitali moderni: cucina, riscaldamento, comunicazioni, ecc.

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Per assicurarti di avere sempre il carburante quando ne hai più bisogno, ecco la guida di Portale Sopravvivenza per tutto ciò che devi sapere sulla conservazione della benzina, dandoti anche qualche dritta per capire se le tue scorte hanno superato la data di scadenza. 

ATTENZIONE: la benzina è una sostanza infiammabile e immagazzinarne grandi quantità può essere pericoloso. In Italia, è possibile stoccare un massimo di 500 litri di carburante ad uso privato, e per questioni di sicurezza, è fortemente regolamentato, quindi verifica con il tuo installatore o con i vigili del fuoco le norme e i regolamenti nella tua zona prima di cercare di stoccare grandi quantità di carburante.

Perché la benzina va a male?

Ironia della sorte, anche se la benzina è prodotta da combustibili fossili che sono stati sulla Terra per milioni di anni, “va a male” sorprendentemente rapidamente. La benzina è incredibilmente volatile, il che significa che evapora quando rimane ferma troppo a lungo.

Quando il gas si separa ed evapora diventa molto meno combustibile. Di conseguenza, i motori che utilizzano della benzina vecchia sono significativamente meno efficienti, il che può causare loro problemi di cui ti parlerò tra poco.

Benzine diverse, durate diverse

La possibilità che la benzina che si trova nella tua macchina o conservata in quella tanica che hai comprato diversi mesi fa possa provocare danni al motore della tua auto o compromettere il tuo generatore non è da sottovalutare. Tuttavia, la chiave di volta per evitare di restare “a piedi” nel momento del bisogno è conoscere la durata di conservazione della benzina.

La durata precisa della conservazione del gas dipende dal tipo di benzina che stai utilizzando. Ecco cosa devi sapere:

Benzina miscelata con etanolo (E10)

La stragrande maggioranza della benzina venduta in Italia (e in tutto il mondo, del resto) è benzina “miscelata con etanolo”. Ci avrai fatto caso, sulle colonnine del distributore o sul serbatoio delle nuove automobili è presente il simbolo E10 (o E5) il che significa che contiene il 10% (o 5%) di etanolo.

Perché questo è importante? L’etanolo è una sostanza “idrofila” cioè “amante dell’acqua”. In sostanza, gli piace assorbire il vapore acqueo presente nell’aria intorno ad esso. Vapore acqueo che si forma naturalmente all’interno dei contenitori dovuto a condensa, soprattutto quando le temperature causano notevoli sbalzi termici durante il giorno.

Se ciò accade, la benzina assorbe l’acqua, che fa separare il carburante in strati di etanolo e gas. Di conseguenza, la benzina diventa meno combustibile e “va a male”.

Per la maggior parte, la benzina E10 miscelata con etanolo ha una durata di solo 3 mesi circa. Tuttavia, maggiore è il contenuto di etanolo, minore sarà il tempo di conservazione. Quindi, i biocarburanti tipo E20 (20% di etanolo) e E25 (25% di etanolo) possono andare a male dopo solo 1 mese di conservazione.

Benzina alchilata (benzina pura)

Mentre la maggior parte dei carburanti che troverai nei classici distributori in Italia è miscelato con etanolo, è possibile trovare benzina pura, o “benzina alchilata“.

Prendendo in prestito la definizione presente sul sito aspenbenzina.it:

Il nome deriva dal termine alchilazione, cioè il processo utilizzato per produrre la materia prima.
L’alchilato è uno dei derivati del petrolio più puro che possono essere prodotti ed è ottenuto con un particolare e costoso processo chimico che solo poche raffinerie in Europa sono in grado di effettuare. La base di partenza non è la parte liquida, bensì la parte gassosa, prevalentemente isobutano ed isobutene, ovvero la parte più pulita del greggio.

Inoltre, la benzina alchilata può durare fino a 2 anni se conservato correttamente. Questo perché questa sostanza è in realtà “idrofoba” ovvero “odia l’acqua”, quindi non assorbe l’acqua così come il miscelato con etanolo, rallentando il processo di separazione.

Durata in diversi contenitori

Il contenitore in cui immagazzini il carburante è importante per la sua durata di conservazione quanto il tipo di gas che stai utilizzando. In effetti, la benzina miscelata con etanolo correttamente conservata può spesso durare più a lungo della benzina pura conservata in modo improprio. Ecco come i diversi tipi di contenitori influenzano la durata di conservazione del gas:

All’interno di un serbatoio

Mentre scrivo questo articolo ho scoperto che, paradossalmente, il serbatoio è tra i posti peggiori in cui conservare il gas. Il gas miscelato con etanolo inizierà a degradarsi all’interno entro appena 1 mese. Discorso analogo per la benzina pura, anche se la durata non aumenterà di molto, specialmente in ambienti umidi.

Tanica in plastica o metallo

Un contenitore di plastica sigillato a tenuta d’aria o una tanica in metallo è il posto migliore per conservare la benzina al di fuori di un serbatoio di stoccaggio dedicato (non quello della macchina). Se conservato in un ambiente fresco, a bassa concentrazione di ossigeno e bassa umidità, il carburante con etanolo può durare fino a 3 mesi mentre quello puro può rimanere buono fino a 6 mesi.

Quanto dura la benzina con uno stabilizzatore?

Ma quindi, non esiste possibilità di stoccare delle benzina per il nostro generatore in caso di emergenza? Per fortuna, ci sono modi per aumentare la durata di conservazione della benzina, grazie all’impiego di uno stabilizzatore.

Gli stabilizzanti, come ad esempio questo della MOTUL , rallentano il processo di ossidazione e separazione della benzina, conferendole una maggiore durata. La durata precisa della benzina con uno stabilizzatore dipende da tre fattori:

  • il tipo di carburante che hai;
  • il tipo di stabilizzatore utilizzato;
  • contenitore di stoccaggio.

Tuttavia, di solito, grazie all’impiego dello stabilizzatore è possibile conservare la benzina per almeno per 1 anno e talvolta fino a 3 anni. Attenzione però, lo stabilizzatore non è un liquido miracoloso: se lo aggiungi a della benzina vecchia non ne ripristinerà magicamente le caratteristiche.

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Pertanto, aggiungi lo stabilizzatore non appena hai riempito le taniche dal benzinaio e conservale in luogo fresco e asciutto a riparo da fonti di calore (insomma, le basi). E soprattutto, se la tua dispensa è in garage, non conservarla nei pressi delle tue scorte di cibo.

Ma cosa succede se uso benzina vecchia?

Domanda assolutamente lecita. La tua auto esploderà se metti della benzina vecchia e giri la chiave? Probabilmente no, tuttavia potresti incorrere in uno di questi problemi:

  • Corrosione nel sistema di alimentazione a causa della separazione di acqua e carburante (rischio di grippare il motore);
  • Accumulo di residui e sporcizia nel sistema di alimentazione che può causare blocchi;
  • Bassa efficienza e scarse prestazioni del motore.

Se rimane della benzina nell’auto per un paio di mesi, non è la fine del mondo. Consolidare però questa abitudine potrebbe diminuire la durata della tua auto o dei tuoi utensili e generare costose spese di riparazione. Che, parliamoci chiaro, è l’aspetto negativo con meno impatto: ricordati che stiamo parlando sempre di prepping e di preparazione a situazioni di emergenza. Se la tua macchina non parte e devi andare a fare la spesa non è un grosso dramma. Se però non parte e devi fuggire da un incendio imminente o devi allontanarti in fretta da casa tua, ecco… la situazione è ben diversa!

Come capire se la benzina è vecchia?

Niente di più semplice: la benzina vecchia è generalmente di colore scuro e ha un odore aspro. Se noti che il tuo carburante è colorato in modo strano o ha un odore diverso da quello che ti aspettavi, probabilmente non dovresti metterlo nella tua auto o nel generatore.

In alternativa, se il gas immagazzinato presenta della stratificazione, contiene sedimenti visibili o non è del colore giusto, è probabile che sia contaminato e non dovrebbe essere usato come carburante. 

Nel dubbio, è sempre meglio evitare di provare ad avviare un motore con carburante non idoneo. Risparmieresti pochi euro a fronte di danni per centinaia. Inoltre, ricorda di smaltire correttamente le tue scorte andate a male. Puoi informarti presso l’isola ecologica del tuo comune.

2 commenti
  1. Molto interessente. Tuttavia, non hai menzionato il Diesel. Scade? Se si, quanto dura? Esistono metodi per aumentarne la conservazione (Es. Additivi specifici)?

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