Come ben sappiamo, i boschi sono ricolmi di vita ma non sempre, quando li percorriamo non ci accorgiamo di quello che si nasconde tra la fitta boscaglia e le chiome degli alberi. Talvolta ti accorgi solamente di un movimento e riesci a intravedere la scia o la coda dell’animale. E seppur è fugace l’attimo del quale ci accorgiamo, c’è una cosa che difficilmente si può occultare: le tracce dell’animale. Per un occhio attento le tracce degli animali sono delle vere e proprie “foto-segnaletiche”. Da esse si può determinare il tipo di animale, il peso, l’atteggiamento, lo stato di salute, a patto di trovare un terreno adatto e delle condizioni favorevoli affinché queste foto possano essere “scattate”. Neve, fango, sabbia o più in generale su terreni morbidi, sono perfetti per raccogliere le informazioni lasciate dalle zampe dell’animale.
Ma come si fa a capire a quale animale appartengono le tracce?
(Vuoi ricevere gli articoli di Portale Sopravvivenza in anteprima sul tuo smartphone? Iscriviti al nostro canale Telegram)
I modelli di camminata
Quando si trova una traccia di un animale, la prima cosa da analizzare è il modello di pista. Ma cos’è in concreto un modello di pista? In realtà, è semplicemente il modo di camminare dell’animale. Conoscere il modello di pista ci permette di riuscire a determinare una sorta di schema intuitivo grazie al quale sapremo dove trovare l’impronta successiva.
Esistono quattro modelli dai quali partire:
- Zig-Zag: detti anche i “camminatori perfetti”. Questi animali camminano molto attentamente per risparmiare energia. La zampa posteriore poggerà esattamente nel punto in cui la zampa anteriore si è poggiata in precedenza. Ne consegue, che questo modello di pista si riconosce da uno schema a zig-zag facile da individuare. Alcuni esempi di perfetti camminatori sono i cervi, le alci, le volpi, i coyote, le linci.
- Dondolata: se vedessimo una persona camminare in questa maniera, potremmo pensare sia affetta da camminata miopatica. Tuttavia in natura, questo tipo di andatura è tipica dell’orso, della marmotta o del castoro. Il piede posteriore non si ferma nella stampata del piede anteriore, pertanto la traccia complessiva è composta da quattro impronte differenti.
- Saltata: le tracce di questi animali appaiono come due zampe posizionate fianco a fianco. La lontra o la rana lascia questo tipo di pista.
- Galoppata: l’esempio più semplice da portare per comprendere questo schema di andatura è pensare ai roditori o ai cavalli. Portando l’esempio di una fauna che possiamo trovare nei boschi, i conigli, i topi e gli scoiattoli si muovono posizionandole zampe posteriori leggermente davanti alle zampe anteriori.
Caratteristiche della pista
Una volta compreso il modello di pista è possibile restringere il gruppo di potenziali animali a cui appartengono le tracce, tuttavia è solo il primo passo per l’individuazione della specie: si devono analizzare ulteriori aspetti dell’impronta, che andremo a elencare di seguito.
- Larghezza / lunghezza: larghezza e lunghezza aiutano a distinguere gli animali strettamente correlati. All’interno dei canini, una stampa volpe sarà più piccola di una stampa lupo. Essere consapevoli che c’è qualche sovrapposizione. Un cucciolo di lupo può avere la stessa dimensione di una volpe adulta. In questi casi, è necessario cercare altri indizi, come le tracce della lupa madre o più tracce da una cucciolata di kit di volpe. Ci potrebbe anche essere scat nelle vicinanze.
- Numero di dita dei piedi: il numero delle dita dei piedi è importante per distinguere i principali gruppi di animali! L’orso ha cinque dita, mentre canini e felini ne hanno quattro, per esempio.
- Unghie: le unghie sono un’enorme scoperta quando puoi vederle! I cani tendono a lasciare una stampa unghie mentre i felini non lo fanno poiché possono ritrarre le unghie. C’è una zona grigia – un felino può tirare fuori le unghie perché è in allerta o un cane non affonderà abbastanza per imprimere le unghie. Cerca stampe aggiuntive e altre tracce per riempire questi spazi vuoti.
- Profondità: la profondità è utile quando si confrontano le tracce lasciate nello stesso substrato allo stesso tempo. Più pesante è l’animale, più profonda sarà la stampa che lascerà. Fai attenzione quando confronti le stampe da luoghi e orari diversi. Un cervo potrebbe fare una stampa che assomiglia a un alce perché cammina su fango ammorbidito da un recente temporale.
- Anteriore/Posteriore: le zampe anteriori e posteriori possono avere dimensioni e forma leggermente diverse, a seconda dell’animale. La maggior parte delle guide avrà misurazioni per entrambe le stampe.
- Membrana: si trova di solito sugli animali che nuotano frequentemente in acqua.
- Passo e falcata: il passo aiuta a definire la dimensione di un animale e può essere utilizzate per distinguere tra due stampe strettamente correlate. La falcata è la distanza che viene misurata prendendo come riferimento i talloni delle zampe da uno stesso lato (es. tallone anteriore e posteriore destro). Il passo invece serve a misurare la “larghezza” dell’animale.
Impronte Canine
Le impronte dei canini sono di semplice comprensione, vuoi per l’interazione quotidiana con i nostri amici a quattro zampe, o per la frequenza con la quale ci capita di incontrare questo tipo di tracce. L’impronta si compone delle quattro dita orientate tutte nello stesso senso, in avanti, in particolare con le due dita anteriori che spesso sono poste fianco a fianco. Gli artigli sono ben visibili nella traccia.
Una peculiarità dovuta alla disposizione delle dita e del cuscinetto dell’animale, risiede nel fatto che è possibile disegnare una “X” attraverso l’impronta.
Altra caratteristica che si nota confrontando le tracce delle zampe anteriori e posteriori è la netta differenza in termini di dimensione: le impronte anteriori sono significativamente più grandi rispetto a quelle posteriori.

Qualche esempio pratico:
- Lupo (No.1): è tra i più grandi canidi e le sue zampe sono le più grandi della famiglia, con una stampa lunga (circa 10 cm) e larga. Leggi anche: Lupi vicino ai paesi: come comportarsi?
- Coyote (No.2): leggermente più piccoli dei lupi, hanno un’impronta più stretta (da 6 a 9 cm) rispetto al lupo. Questo esemplare si trova principalmente in Nord America, ma il suo Areale si estende dal Canada al Messico.
- Volpe (No.3): La volpe è il più piccolo esemplare della famiglia in questione e, di rimando, la sua impronta varia dai 5 ai 7,5 cm. Avendo la tendenza a trascinare i piedi e, possedendo anche molti più peli sulle zampe, la volpe produce una traccia dai bordi non particolarmente definiti, con una piccola impronta del cuscinetto.
- Cane (No.4): vista l’eterogeneità delle razze canine, l’impronta di un comune cane domestico può essere del tutto simile a quella del lupo o del coyote, rendendo difficile la sua determinazione. A questo punto, l’elemento caratterizzante risiede nell’andatura: le specie selvatiche come i lupi tendono a camminare per linee rette poiché cercano di risparmiare energia, mentre i cani hanno comportamenti più caotici quando camminano. Un’altra differenza è rappresentata dalle unghie: i cani hanno unghie spesse e smussate, ovviamente non atte a difesa, mentre le specie selvatiche o selvagge hanno unghie sottili e appuntite, atte ad offendere o alla difesa dalle altre specie.
Impronte Feline
Le impronte feline hanno quattro dita con un tallone formato da tre lobi. Inoltre, una caratteristica che aiuta nella definizione della traccia risiede nella parte inferiore del tallone, dove è possibile disegnare idealmente la lettera “M”. Nonostante i gatti in realtà abbiano cinque dita nelle zampe anteriori (mentre solo quattro nella parte posteriore), il dito centrale non appare mai. A dispetto della forma ovale delle impronte canine, quelle feline sono abbastanza equilibrate (tanto lunghe, quanto larghe).
Una peculiarità dovuta alla disposizione delle dita e del cuscinetto dell’animale, risiede nel fatto che è possibile disegnare una “C” attraverso l’impronta.

Qualche esempio pratico di tracce animali:
- Puma (No.5): tra i felini, le tracce di puma sono le più grandi (maggiori di 8 cm), circa le dimensioni del cane domestico. L’Areale di questo felino si estende lungo tutte le Americhe, mentre in Europa e nel resto del mondo non c’è traccia di questo esemplare.
- Lince (No.6): anche se di più piccola statura, le tracce hanno le stesse dimensioni del puma, ma come per il caso della volpe, la nitidezza/definizione della traccia è compromessa dalla folta pelliccia intorno alle zampe. Contrariamente a quanto si possa pensare, la Lince è presente in tutto l’emisfero boreale, in particolare verso Nord, ma anche in Italia è possibile trovarne delle sotto-specie lungo tutto l’arco Alpino.
- Lince rossa (No.7): rispetto alla sorella maggiore hanno tracce più piccole, spesso confuse con quelle del coyote o della volpe.
- Gatto domestico (No.8): le impronte di un gatto domestico sono decisamente piccole (2-4 cm). Come avviene per il cane domestico, anche il gatto tende a girovagare quando cammina, pertanto la caratteristica camminata per linee rette al fine di risparmiare energia risulta assente.
Impronte Ungulati
Gli ungulati (dal latino ungulatum ovvero “provvisto di unghie”, ossia “zoccoli”) hanno zampe provviste appunto di zoccoli, composti da due parti, orientate in avanti, che lasciano impronte ben distinte. La famiglia degli ungulati può essere divisa in due gruppi principali basata proprio sulla forma degli zoccoli: il primo gruppo ha le dita che formano un0impronta a forma di cuore, mentre la seconda ha le dita arrotondate e lascia una stampa tondeggiante o addirittura a forma quadrata.

Qualche esempio di tracce animali:
- Alce (No.9): tra i più grandi della famiglia, hanno due dita che si incurvano in un punto che forma quasi una stampa a forma di cuore. Essendo particolarmente pesanti, affondano in profondità nella neve, permettendo talvolta agli artigli di apparire nella traccia. Le loro tracce misurano dai 12 ai 18 cm di lunghezza. Per fare un paragone, gli zoccoli dell’alce hanno circa le dimensioni di una mano umana. Questi esemplari sono presenti ad alte latitudini sia in Canada che nella zona Eur-Asiatica.
- Cervo (No.10): come le alci hanno due dita che si piegano bruscamente insieme formando quasi una stampa a forma di cuore. Le stampe sono di dimensioni più piccole di un alce e vanno dai 5 ai 9 cm con gli speroni ben impressi nell’impronta.
- Renna (No.11): simili ad alci e cervi, hanno dita più tondeggianti e leggermente affusolate alle estremità. Le impronte misurano dai 9 ai 13 cm, posizionandosi tra il cervo e l’alce come dimensioni. Anche in questo caso, talvolta appaiono gli speroni nella neve alta o quando le tracce di riferiscono ad un’andatura a galoppo.
- Bisonte (No.12): anche i bisonti hanno zoccoli composti da due “dita”, ma in questo caso sono più rotonde e le tracce non si assottigliano in un punto come il cervo, l’alce o la renna. La loro forma è ampia e rotonda di quella a forma di cuore. Misura da 13 a 15 cm. La specie europea in questo caso è considerata a rischio estinzione e gli ultimi esemplari, frutto di politiche di salvaguardia e reintroduzione protetta si trovano nel Nord Europa.
- Mucca (No.13): sicuramente siamo più abituati a ritrovare impronte di mucca rispetto a quelle del bisonte, ma nonostante ciò le impronte sono pressoché sovrapponibili, poiché condividono la stessa forma rotonda e le dimensioni relative.
Impronte piccoli ungulati
Caprioli, stambecchi e cinghiali hanno gli stessi zoccoli bicipiti come i loro cugini ungulati più grandi, ma le forme dei loro zoccoli riflettono il loro stile di vita e il loro habitat.

Qualche esempio di tracce animali:
- Caprioli e Camosci (No.14): per aiutarle a scalare, i caprioli (come i camosci) hanno degli zoccoli molto particolari dotati di suola morbida che si adatta facilmente alle rocce circostanti. Inoltre le due dita sono molto divaricabili, aspetto che si nota dalla forma a V distintiva nella parte superiore della loro impronta.
- Stambecchi (No.15): hanno uno zoccolo allungato facilmente confondibile con quelli di un cervo. In generale, le impronte degli stambecchi hanno bordi più dritti e sono meno appuntite di un cervo.
- Cinghiale (No.16): la traccia di cinghiale viene spesso confusa con il cervo poiché in termini di dimensioni è del tutto comparabile. La caratteristica discriminante è appunto la forma: il cinghiale ha dita più larghe, più rotonde e più esili rispetto a quelle del cervo. Inoltre, i cinghiali hanno anche degli speroni che poggiano leggermente fuori dall’impronta.
Impronte di uccelli
Le impronte degli uccelli possono essere raggruppate due macro categorie a seconda che essi vivano sugli alberi o sul terreno. Gli uccelli che popolano gli alberi, quando arrivano a terra tendono a saltare lasciando delle impronte alle spalle. Gli uccelli gli uccelli terrestri, invece, lasciano tracce alternate date dalla camminata.

Alcuni esempi di tracce animali:
- Corvo (No.17): il corvo rappresenta un po’ l’impronta di un uccello nell’immaginario collettivo, ovvero con tre sottili dita rivolte in avanti e una rivolta verso la parte opposta.
- Gallo cedrone (No.18): il gallo cedrone è un piccoli uccello terrestre che lascia una piccola traccia, circa 5 cm di lunghezza, con solo tre dita avanti, mentre quella rivolta verso la coda è appena percettibile. Questo tipo di impronta è comune a molti uccelli terrestri, come ad esempio, il fagiano o la pernice.
- Tacchino (No.19): come il gallo cedrone, anche il tacchino selvatico è un uccello terrestre. Anche se diffuso esclusivamente negli Stati Uniti, ha un’impronta simile alla famiglia dei Galliformes. Tuttavia, l’impronta è molto più grande della media e misura sui 10 cm di lunghezza.
- Anatra (No.20): nonostante la forma sia grossomodo la medesima, è possibile notare delle giunzioni tra le dita. Queste giunzioni sono la parti callose delle membrane tipiche degli uccelli acquatici. Questo tipo di struttura è possibile ritrovarli nei cigni, nei gabbiani, nei pellicani, ecc. Anche l’anatra tende a girovagare nella camminata, lasciando un vero e proprio labirinto di impronte.
Impronte di piccoli mammiferi
“Piccoli mammiferi, piccole impronte”. Per capire meglio a quali animali appartengono queste tracce, è necessario comprendere bene sia le forme e i modelli di pista (andature). Questi animali hanno caratteristiche molto eterogenee, habitat diversi e andature diverse.

Qualche esempio pratico di tracce animali:
- Procione (No.21): mammifero presente nel Nord America, ha un’impronta che ricorda a tutti gli effetti la mano di un bambino. Dotato di cinque dita che assomigliano a una mano umana, l’impronta della zampa anteriore è più piccola (3 – 7 cm) con un cuscinetto a forma di C (che ricorda vagamente quello dei gatti), mentre l’impronta posteriore ha il cuscinetto del tallone decisamente più lungo (4–10 cm). Il procione ha un camminamento di tipo “dondolato”, quindi ondeggia quando avanza.
- Opossum (No.22): anche in questo caso non è un mammifero europeo, ma la caratteristica impronta è degna di nota. Simile a quella del procione (quindi 5 dita e forma umana), le tracce di questo animale hanno qualcosa di unico: il pollice opponibile sulle zampe posteriori, che si nota vistosamente su ciascuna impronta che lascia. Anch’esso ha una camminata di tipo “dondolato”.
- Lontra (No.23): prolifiche e numerose nelle zone acquitrinose e lungo i fiumi anche delle più grandi città, le lontre hanno 5 dita, parzialmente palmate vista la loro natura anfibia, con degli artigli piuttosto corti che, però, danno un’aspetto piuttosto “aggressivo” all’impronta.
- Puzzola (No.24): nonostante venga subito in mente un animaletto nero e bianco dalla buffa andatura e dall’essenza mefitica (Moffetta), in europa, la puzzola ha un aspetto più simile alla donnola, al visone o all’ermellino, con i quali condivide la famiglia di provenienza, quella dei Mustelidi. Le zampe, come la lontra, hanno cinque dita e a differenza della maggior parte dei mammiferi i piedi anteriori e posteriori della puzzola hanno approssimativamente le stesse dimensioni.
- Coniglio (No.25: con modello di camminata “saltato”, questo grazioso animale avanza con caratteristiche tipiche del galoppo. Le grandi zampe posteriori si posizionano davanti alle piccole zampe anteriori.
- Armadillo (No.26): questo animale il cui habitat è circoscritto agli Stati Uniti centro-meridionali ha quattro dita lunghe con un artiglio ben definito sulla punta di esse. L’impronta mostra una netta e distinta “V”. Tuttavia, spesso le tracce sono occultate dalla coda squamosa che trascinando nasconde le impronte.
Impronte di rettili e anfibi
I rettili e gli anfibi sono animali diversi che hanno cicli di vita diversi. Tuttavia condividono una caratteristica: hanno tutti delle dita lunghe che garantiscano una presa extra per muoversi, arrampicarsi e saltare.

Qualche esempio pratico di tracce animali:
- Coccodrillo (No.27): la prima cosa che si può notare osservando la traccia di una zampa di coccodrillo non sono né le quattro dita, né la forma del piede, bensì il grande solco lasciato dalla coda mentre cammina. Una ulteriore chiave per decodificarne l’appartenenza è la dimensione: gli alligatori hanno i piedi grandi. Le impronte anteriori hanno cinque dita e sono larghe nel tallone mentre quelle posteriori sono più lunghe e hanno quattro dita con un tacco stretto e appuntito.
- Lucertole (No.28): a differenza di un alligatore, le lucertole sono di tutt’altra stazza. Sono molto più leggere e non lasciano molto spazio. Le lucertole possono lasciare una leggera sbavatura dai loro piedi e una piccola traccia coda trascinata.
- Rane (No.29): le zampe delle rane hanno quattro dita “bulbose” nella parte anteriore, mentre cinque dita nelle impronte posteriori. Le loro dita anteriori puntano leggermente verso l’interno producendo un’impronta a forma di “K”, quelle posteriori si aprono e si inclinano verso l’alto, mentre la loro pancia a volte appare nelle tracce.
Impronte di roditori
I roditori rappresentano un gruppo molto vario di mammiferi e, proprio per questo, le loro tracce sono estremamente eterogenee. Unico punto in comune risiede nel fatto che tutti i roditori lasciano tracce anteriori con quattro dita e tracce posteriori con cinque dita.

Alcuni esempi di tracce animali:
- Castoro (No.30): se si è vicino un corso d’acqua e notiamo una diga, questa è la traccia più eclatante della presenza di un castoro. Tuttavia, nel caso si notino delle tracce, esse sono palmate con 5 dita (12-18 cm). Raramente però si notano le impronte anteriori a quattro dita poiché l’impronta posteriore spazza via quella anteriore quando si muove mentre camminano. E molte volte non si vedono nemmeno queste ultime a causa della grande coda del castoro può cancellare tutte le loro tracce.
- Istrice (No.31): gli istrici sono esseri cauti e lenti e la loro andatura rispecchia queste caratteristiche. Sono scalatori provetti e hanno sia grandi cuscinetti nel tallone che dita lunghe con artigli. Solitamente, si potrà notare solo i cuscinetti nelle loro impronte (2-5 cm) insieme a un trascinamento occasionale. Questi cuscinetti hanno una superficie ruvida che facilita l’arrampicata il cui pattern può essere notato su terreni molto morbidi. In inverno, data la bassa statura dei porcospini è possibile individuare un profondo avvallamento nella neve.
- Nutria (No.32): le tracce della nutria sono simili a quelle del procione, ma di dimensioni più piccole di circa 5-7 cm. Le loro impronte sono cinque dita lunghe sulle zampe posteriori, mente sono quattro le lunghe dita sul davanti.
- Topo (No.33): i topi, come gli scoiattoli, sono dei saltatori. I loro più grandi piedi posteriori (1-2 cm) atterrano leggermente davanti ai loro piedini anteriori ancora più piccoli producendo un gruppo di quattro stampe. Le impronte dei topolini sono molto piccole e potrebbero mostrare una resistenza della coda.
- Scoiattolo (No.34): gli scoiattoli sono saltatori con i loro grandi piedi posteriori (4-6 cm) che atterrano leggermente davanti ai loro piedi anteriori più piccoli. I loro piedi tendono ad atterrare fianco a fianco producendo una serie ripetitiva di quattro stampe distinte. Queste tracce spesso si muovono da un albero all’altro.
Impronte di orso

- Orso nero (No.35): questo tipo di orso possiede artigli corti e dita ben distese. Diffuso nel Nord America, l’orso nero possiede una zampa nettamente più piccola rispetto a quella del Grizzly, tuttavia rappresenta in termini numerici, la specie più presente negli Stati Uniti.
- Grizzly (No.36): il Grizzly è una sottospecie dell’orso bruno e, nonostante sia considerato uno dei carnivori terrestri più grandi, in realtà è solo il terzo. Precedono l’orso Polare e il Kodiak. Presente ormai solo in Alaska e nel Canada occidentale, è un animale davvero temibile, estremamente territoriale e dalla forza (e velocità) dirompente. Le dita sono vicine e vanno a formare quasi una linea retta al di sopra del rilievo della zampa. Gli artigli, invece, sono estremamente lunghi e si estendono ben oltre la lunghezza delle dita dei piedi. In Europa, l’orso bruno è presente nelle regioni centro-settentrionali e le tracce sono del tutto sovrapponibili al Grizzly.
Credits: GreenBelly
Magari può interessarti anche l’articolo “Imparare a riconoscere le tracce”, parte I e parte II.