SAS Survival Handbook: un manuale completo e autorevole

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Di manuali sulla sopravvivenza il mondo e il web sono pieni.
Ce ne sono così tanti che sovente passa la voglia di spenderci soldi, perché bene o male trattano sempre le stesse cose e, purtroppo, sempre più spesso sono scritti da qualcuno che nel peggiore dei casi è un istruttore sedicente e improvvisato. Altre volte nascono dall’entusiasmo di qualche nerd che ha letto qualcosa qua e là e inizia a credersi un esperto.
Non parliamo del prepping, tema sul quale circolano dei manuali a dir poco abominevoli – se non pericolosi – che non valgono nemmeno la carta su cui sono stampati.

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Il SAS Survival Handbook: la bibbia dei manuali

Eppure, una stella luminosa  in questa giungla di pagine c’è, ed è ben nota agli appassionati più navigati. Il santo Graal è il SAS Survival handbook, di John “Lofty” Wiseman, che in 35 anni dalla prima pubblicazione ha venduto milioni di copie e ha goduto di tre riedizioni sempre più espanse e approfondite.
L’autore è un veterano dei SAS (Special Air Service) britannici, nonché ex istruttore di tecniche di sopravvivenza presso quel corpo, con missioni svolte in acqua e terra per tutti i continenti: autorevolissima fonte di informazioni per tutti noi.

Purtroppo il manuale di cui parliamo a oggi esiste soltanto in inglese, sebbene in italiano ne esista la versione “condensata” di 384 pagine: “Manuale di sopravvivenza. Come cavarsela in ogni situazione, clima e ambiente“, edito da Vallardi nel 2020, che recensiremo in futuro.

Il SAS SURVIVAL HANDBOOK conta ben 672 pagine, divise in 12 capitoli ricchi di illustrazioni. Un paio di questi potrebbero sembrarti eccessivi e poco fruibili (nello specifico la sopravvivenza in caso di naufragio o di disastro aereo, o l’alimentazione più estrema se devi barricarti in casa per mesi), ma sono anche la prova di quanto Wiseman conosca il proprio mestiere.

Il contenuto

I capitoli di SAS Survival Handbook sono così suddivisi:

  1. ESSENTIALS – Le basi della sopravvivenza;
  2. STRATEGY – Come affrontare gli incidenti;
  3. CLIMATE & TERRAIN – Climi e terreni. Le risorse che offrono e come trovarle, i loro pericoli e come evitarli, la ricerca o costruzione dei ripari;
  4. FOOD – Cibo. Come trovare piante, funghi, animali e pesci, tecniche di caccia e pesca, riconoscimento di specie velenose o pericolose;
  5. CAMP CRAFT – Allestire un accampamento. I fuochi, come improvvisare degli utensili, cucinare e conservare gli alimenti, guida ai nodi tecnici;
  6. READING THE SIGNS – Interpretare i segnali. Le mappe, le condizioni metereologiche, le stelle e i punti cardinali;
  7. ON THE MOVE – In movimento. Come spostarsi in maniera efficiente e sicura di giorno e di notte, organizzare i gruppi, costruire zattere;
  8. HEALTH – Salute. Ben 60 pagine sul primo soccorso, dal trattamento dei tagli alle ustioni, dalle fratture ai pericoli del caldo e del freddo estremo e come contrastarli. Segue una sezione sulle piante ed erbe medicinali più diffuse, sugli insetti e sui serpenti più pericolosi e il loro riconoscimento);
  9. SURVIVAL AT SEA – Sopravvivere in mare. Uso delle zattere di emergenza, fare segnali, trovare terra, curare la propria salute, procurarsi cibo e acqua dolce)
  10. RESCUE – Soccorsi. Come cercarli e attirarli, o come cercare dei dispersi;
  11. URBAN SURVIVAL – Sopravvivenza urbana. Dal semplice buonsenso per prevenire furti in casa allo sfuggire da rapimenti, rapine o attacchi terroristici. Si parla anche di cybersecurity personale e di tecniche basilari di autodifesa in caso di aggressione.
  12. DISASTERS – Calamità naturali e disastri. Incendi, contaminazioni ambientali chimiche, nucleari o biologiche, alluvioni, uragani, fulmini, terremoti, eruzioni, barricarsi in casa per periodi prolungati. Questo capitolo tratta DI TUTTO!

Diversi capitoli contengono anche dei case studies in appendice, dove l’autore descrive crisi e imprevisti vissuti in prima persona durante il suo servizio militare, facendo riflettere il lettore sull’importanza del pensare fuori dagli schemi e dell’improvvisare per superare ostacoli a cui non si è preparati.

La nostra opinione

Ci sono poche, pochissime critiche da muovere a questo volume, e dobbiamo proprio sforzarci per trovare il pelo nell’uovo per non sembrare venduti o di parte.
Possiamo lamentarci di due degli implementi che Wiseman suggerisce per il kit di sopravvivenza personale: la Beta Light, oggi pressoché fuori commercio ma facilmente sostituibile con altra fonte luminosa, e il permanganato di potassio, un prodotto utilissimo ma che in Italia è reperibile soltanto per le preparazioni galeniche, ma essendo di libera circolazione comunitaria, fai 2+2.

Il capitolo sulla sopravvivenza urbana potrebbe sembrare fin troppo esagerato, e forse vuole esserlo, perché sembra fatto per rimanere lì, in un angolo della mente, e non dover servire MAI. E meglio così, forse: almeno i nostri cani e pesci rossi non dovranno guardare il forno con troppo timore. (Leggi anche: Urban Survival: perché prepararsi e come).

Non possiamo che consigliare questo immenso volume, certamente poco tascabile e chiaramente inadatto a una BOB rispetto alla sua versione italiana (che, ripetiamo, è condensata in due terzi delle pagine) o al venerabile ma limitato FM 21-76 dell’esercito USA. Nonostante questo, il SAS Survival handbook è una lettura importante, molto scorrevole grazie alla struttura dei capitoli, da leggere, digerire, e rileggere fino a impararlo a memoria.

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto della recensione, probabilmente fai parte di quella nicchia di prepper motivati che non sentirebbero la minima fatica nell’affrontare la lettura delle oltre 700 pagine. Anzi, probabilmente, come chi scrive, la prima volta lo divorerai in meno di una settimana!

Valutazione personale del redattore:
CONTENUTI (quantità e varietà): 10/10
ESPOSIZIONE (comprensibilità e immediatezza): 10/10
TECNICA (fruibilità delle informazioni proposte): 9/10

VERDETTO: Più consigliato di una vacanza ai Caraibi con la nazionale svedese femminile di abbronzatura in topless.

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