Strumenti di difesa personale: penne e ombrelli tattici, taser e coltelli

Tutto quello che dovresti sapere prima di acquistare

Quando si parla di strumenti di difesa personale e legittima difesa ci si addentra inevitabilmente in un ginepraio di spinose sfaccettature morali e giuridiche. Aggiungiamoci poi un pizzico di saggezza da bar del paese, oltre al rischio di fomentare qualche testa calda (tipo quei personaggi che non vedono l’ora di mettere mano al revolver o allo spray irritante) e la frittata è fatta.

Quando si parla di EDC e strumenti di difesa legali, le opzioni davvero percorribili sono poche, e ognuna comporta tanto dei limiti quanto delle grosse responsabilità.

Partiamo dal presupposto che per fare davvero male a qualcuno sono (purtroppo) sufficienti un ombrello o una buona penna stilografica. Dico “purtroppo” perché la cronaca nera ha più volte riferito di tragici omicidi, per futili motivi quali litigi di strada o borseggi, che sono stati perpetrati con questi strumenti.
Ne parleremo oggi all’interno di questo articolo, insieme ad altri strumenti come il taser e i coltelli. Nel prossimo articolo ci dedicheremo invece allo spray al peperoncino.

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La penna tattica

Negli ultimi anni è nata la moda delle penne tattiche, ossia delle penne in robusto acciaio, alluminio o altra lega metallica dall’aspetto aggressivo il cui semplice porto in tasca  non potrebbe mai essere contestato da alcuna autorità, perché in fondo si tratta di semplici penne! I migliori modelli sono anche dei discreti frangivetri dotati di lama per il taglio di cinture di sicurezza, casomai dovessi evacuare un automezzo.

Fantastico, dici.
Secondo me no: la penna tattica, al pari di un coltello, richiede innanzitutto una vera perizia d’uso, una capacità tecnica che non è possibile improvvisare. Correresti soltanto il rischio di accettare uno scontro fisico dal quale potresti uscire violentemente sconfitto, soprattutto se l’aggressore si impossessasse del tuo strumento.
È come per l’automobile: possono anche regalartela, ma se non hai mai imparato a guidare sei destinato a schiantarti nel cortile di casa.

La penna tattica è sì uno strumento utilissimo, ma consiglio l’uso soltanto a chi abbia delle solide basi di arti marziali come il krav-maga o similari, fermo restando che è uno strumento che presuppone uno scontro fisico violento, e non la fuga da esso!
Si sa, potranno anche tentare di rapinarti, ma la denuncia per lesioni è sempre dietro l’angolo nel nostro paese che funziona troppo spesso al contrario di come dovrebbe.

Il mio consiglio

Se stai valutando strumenti di difesa personale, prendi in considerazione il porto di una penna tattica se e soltanto se hai davvero un ottimo addestramento specifico nel suo uso e, aggiungo, se e soltanto se sei disposto a farti carico delle gravi responsabilità che potrebbero derivarti da un utilizzo improprio, eccessivo e lesivo di questo strumento in caso di difesa.

L’ombrello tattico

Un’alternativa “stagionale” alla penna è l’ombrello tattico, che sulla base dello stesso principio di incontestabilità giuridica consiste in un ombrello robustissimo, quasi indistruttibile. È sicuramente più facile da usare di una penna come strumento di difesa personale, ma ricorda che potrebbe sempre esserti sottratto e utilizzato contro! Oltretutto è un prodotto di difficile reperibilità e dal costo abbastanza elevato.

En passant, ti ricordo che la legge 110/75 (quella che regola le armi in Italia) prevede, all’articolo 4, delle pesantissime sanzioni (fino a due anni di reclusione e fino a 10.000 euro di ammenda) anche per il semplice porto non giustificato di “oggetti atti a offendere”.
Pensaci sempre due volte prima di uscire di casa con un coltellino pieghevole se non stai andando a passeggio in un bosco, o se ti venisse mai la scellerata idea di nascondere un cacciavite in uno stivale e fare due passi in città.

Taser, coltelli, revolver, bombe a mano

Abbiamo già trattato su PortaleSopravvivenza.it degli importanti motivi per i quali non dovresti mai portarti dietro una lama col preciso intendo della possibile autodifesa.
Ti invito a rileggerlo (Urban EDC: Le autorità), perché sono tantissime le persone che finiscono nei guai pur in buona fede. Ignorare l’esistenza di una legge non è mai un’attenuante quando ci si trova a risponderne davanti al giudice!

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In merito agli storditori elettrici, o taser, sappi che la legge italiana li equipara alle armi proprie (art. 4 legge 110/75). Puoi acquistarle liberamente con la semplice maggiore età e la detenzione in casa non è soggetta a denuncia, ma ne è vietato in modo assoluto il porto, persino se sei titolare di licenza di porto d’armi per difesa personale!
Questo è stato ribadito e confermato dalla recente sentenza di Cassazione n. 5830 del 07/11/2018.

Lo sapevi che TASER è l’acronimo di Thomas A. Swift’s Electric Rifle, ovvero fucile elettrico di Thomas A. Swift?

Nel prossimo articolo parleremo di spray al peperoncino! Nel frattempo ti invitiamo ad iscriverti al nostro canale Telegram: nel prossimo articolo parleremo degli spray al peperoncino.

Non spenderemo, in questo articolo, parole sul porto di armi da fuoco: è un argomento delicatissimo al quale abbiamo dedicato altri tre articoli:
Il porto d’armi: cosa sapere prima di richiederlo
Custodia d’armi in casa: consigli utili
Armi da fuoco, prepping e sopravvivenza

4 commenti
  1. Tutto vero, in Italia questo argomento e praticamente un casino pazzesco ergo meglio non parlare per non farsi notare dai vari enti e agenzie di sorveglianza e lasciare al libero arbitrio come si deve comportare prima e dopo, tenendo conto che il giorno dopo un evento X ognuno farà quello che deve per sopravvivere.

    1. Ciao Gianfranco,
      chiaramente non entro nel merito del tuo commento, tuttavia il nostro obiettivo è quello di fare informazione e divulgazione. Sapere quali sono le regole del gioco e il perimetro nel quale è possibile muoversi, per noi è di fondamentale importanza, lasciando poi a ciascuno la propria libertà d’azione, facendosi carico di oneri e onori. 😉

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